Ebbene sì, mi dispiace lasciare in disuso questo blog perchè bene o male mi è stato d'aiuto e ci ho messo un bel po' del mio impegno. Anni fa scrivevo molto, era la mia sorta di via d'uscita da quello che chiamano mondo reale e ora che sono riuscita a migliorare, a trovare un certo equilibrio, a capire che la vita è così che funziona ed è giusto che le situazioni prendano il loro giusto corso, non sentivo poi più così tanto il bisogno di esternare tutto quello che mi tenevo dentro gelosamente, nascondendo quella gelida e avvolgente sofferenza con un fioco sorriso.
Quello che voglio fare oggi è un piccolo percorso degli avvenimenti svoltisi nel corso di quest'anno; potrei definirlo come un piccolo percorso verso la "
luce".
Capodanno 2012/13, la triade della gioventù in frantumi; ci perdemmo completamente in nebbia e torrenti oppressi dal totale offuscamento della speranza. Quel clima di festa, non so perchè, mi dava la sensazione di sprofondare. Mi accorsi che non ero più capace di vivere.
Mi chiedevo com'era possibile che tre giovani nel fiore dei loro anni migliori potessero cadere in cotale abisso. Dalle motivazioni iniziali si addizionavano altre e il fato sembrava avercela con noi, con me, facendo pesare la pressante sofferenza sul mio ormai fragile corpo.
Non mi scorderò mai le parole di lei quella notte.
Insomma, proprio nel periodo in cui tutti sono ubriachi di buoni propositi, io ero lì, inerte, immobile alle speranze che mi avrebbe riservato il nuovo anno. Ero diversa e non riuscivo più a ritrovarmi. Ero
persa perchè ero incapace di vedere un domani.
Combinai un sacco di cazzate. Penso nessuno possa comprendere, forse neanche io in primis, il turbine di disordini che avevo in testa, stavo impazzendo.
Non solo stavo male io stessa ma feci del male anche ad altre persone nonostante le mie buone intenzioni. Probabilmente è l'unica cosa di cui ho rimpianti, sono così dispiaciuta di aver disseminato delusioni per colpa del mio solo ed unico malessere.
Passarono mesi e tutto ciò che la mia mente "malata" aveva premonito crollò a pezzi.
Se ci ripenso ora a distanza sembra quasi destino, incredibile.
Da quel gruppo che ormai avevo considerato abbandonato arrivarono come ancore di salvezza nuove persone. Incominciai a uscire di nuovo, imparai ancora una volta a stare a contatto con la gente; con l'inconsapevolezza di una bambina iniziai a ritrovare quel bagliore che pensavo di aver perso.
Lottai con i demoni della mia anima -
posso essere felice- mi dissi. Tutto dipendeva da me. Così come mi ero creata quella stanza di cristallo così potevo anche distruggerla.
All'improvviso lo scorrere del tempo, una notte, mi colse con una di quelle che poi si rivelò una delle sue migliori ricompense:
l'amore.
Quella che è tras...
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